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News da cilla

Si è svolta il 12 maggio 2009, presso l’Auditorium Enel di Pisa, la cerimonia Zenith / Enel Cuore durante la quale i dipendenti di Enel Green Power dei Progetti impianti eolici hanno consegnato un fac-simile dell’assegno per il contributo da 25.000 euro destinato alla nostra Associazione. A ritirare il riconoscimento il Direttore Generale dell’Associazione, Claudio Sandrini. La donazione è frutto del programma Zenith che si pone l’obiettivo di conseguire l’eccellenza operativa con il coinvolgimento dei dipendenti che, attraverso suggerimenti, sono diventati protagonisti del miglioramento e della solidarietà aziendale, destinando parte dei benefici economici per iniziative di carattere sociale. La donazione è stata poi “raddoppiata” da Enel Cuore Onlus. Il compito di raccontare i dettagli del progetto Zenith è stato affidato al Responsabile Progetti Impianti Eolici, Fabrizio Fiorani ed al Coordinatore Zenith, Antonio Bedini.

 

Ad illustrare le attività svolte da Enel Green Power era presente il Responsabile Ingegneria ed Area Italia Esercizio della Divisione Energie Rinnovabili Vittorio Vagliasindi. "Grazie all’impegno delle persone che lavorano in Enel Green Power abbiamo ottenuto significativi risultati, migliorando i processi lavorativi" ha detto Vagliasindi "ed ora siamo lieti di donare una parte dei vantaggi economici ottenuti a beneficio del territorio, a conferma dell’ottima integrazione dell’azienda con le realtà locali".

Anche l’Assessore del Comune di Pisa Giuseppe Forte ha espresso un “ringraziamento ai lavoratori e ad Enel Cuore Onlus per l’attenzione rivolta al territorio e per la sensibilità dimostrata nei confronti di un’Associazione che opera nel campo della solidarietà per dare sollievo alle persone che soffrono con ricadute positive quindi su tutta la cittadinanza".

 

Intervento di Claudio Sandrini, Direttore Generale dell'Associazione

 

Nel ringraziarvi per questa cerimonia che avete organizzato desidero innanzitutto tentare di descrivere brevemente cos’è l’Associazione Cilla che Enelcuore Onlus, attraverso l’aiuto di Antonio Bedini che in prima persona ha promosso la nostra iniziativa insieme agli altri dipendenti Enel di Pisa, ha sostenuto nello specifico progetto di ristrutturazione ed ampliamento della Casa di Accoglienza “Giovanni Paolo II” qui in Via Sighieri. Per fare una fotografia della nostra attività posso dire che l’Associazione è presente oggi in Italia con 24 case di accoglienza, una di prossima inaugurazione a Palermo, 2 in cantiere a Torino e Varese. Lo scorso anno abbiamo ospitato all’interno delle nostre case oltre 8.500 persone, di cui quasi 500 proprio qui a Pisa.

Ciò che mi preme di più, però, è provare a trasmettervi quello che sta dietro questi numeri che da soli potrebbero sembrare soltanto un freddo resoconto perché l’Associazione Cilla è la viva esperienza di un gruppo di amici (oggi sono più di 250) che, uniti nell’esperienza cristiana, si sono liberamente e responsabilmente assunti il compito di accogliere i malati ed i loro familiari accompagnatori che si spostano dalla loro città per sottoporsi a cure, visite, terapie o interventi chirurgici. Ciascuno di noi, alcuni sono qui presenti in sala, non si impegna per un dovere morale, per sentirsi in qualche modo utile o più semplicemente per fare qualcosa per gli altri, ma perché ha seguito quella che è una esigenza strutturale del cuore di ogni uomo: il desiderio di essere felice.

Questo desiderio fondamentale, per le persone che incontriamo nelle nostre case, può sembrare impossibile a causa della malattia, del dolore, a volte della morte di un proprio caro.  Il nostro tentativo, quindi, nell’accompagnare queste persone che trascorrono periodi più o meno lunghi e non facili da molti punti di vista, lontano da casa, non è tanto quello di risolvere i loro problemi, ma quello di affermare che le circostanze con cui ciascuno è costretto quotidianamente a fare i conti, felici o drammatiche che siano, possono essere affrontate con una inesauribile speranza, perchè ogni uomo è molto di più del particolare bisogno che porta, un malato non è la sua malattia, ma ha un valore ed una dignità in quanto c’è, esiste, è voluto ed amato. Per concludere ci tengo a dire che sono davvero estremamente grato ad Enel ed EnelCuore Onlus per aver creduto ed investito su di noi perché, a maggior ragione in un momento di crisi economica come questo, c’è bisogno di una vera e cosciente sussidiarietà che permetta a soggetti della società civile di esprimere la creatività e la professionalità di cui sono capaci. Voi questo coraggio l’avete avuto e per questo vi ringrazio ancora.